Botanica Resistente

Liceo Scientifico Francesco d'Assisi | #murales

Domenica 9 maggio

Etnik

Curatela: Mirko Pierri (a.DNA collective)
Partner: Fusolab; Flyer; a.DNA collective; IVC – Gruppo Di Donato; TecnoAlt.

“Botanica Resistente” di Etnik ha numerosi livelli di lettura e interpretazione.
L’opera si basa indubbiamente sull’antitesi tra architettura e natura: nel murale i blocchi di cemento, l’asfalto, le opere artificiali soccombono agli elementi naturali. Quelle piante e quei fiori, scelti tra le erbe spontanee locali studiate e catalogate dagli studenti del Liceo Francesco D’Assisi, rappresentano inoltre la capacità di reazione degli abitanti di Centocelle agli incendi alla Pecora Elettrica, al Baraka Bistrot e altre attività commerciali del quartiere. Un omaggio a chi si attiva nei propri territori a difesa dello spazio comune per la diffusione di cultura, inclusione e interazione sociale.

“Ho voluto simboleggiare una rinascita, una breccia nel cemento come uno spiraglio di possibilità per superare questo lungo periodo buio. Le pagine bianche che ho inserito in un dettaglio del murale sono ancora da scrivere. Un modo per invogliare a lasciarci alle spalle gli eventi negativi per andare avanti e scrivere una storia migliore” – Etnik.

L’opera è rappresentativa di angoli urbani familiari, di confine, dove tra asfalto e cemento le piante spontanee sono in perenne lotta per la sopravvivenza. “Vivere le strade per combattere l’isolamento sociale e il controllo speculativo criminale del quartiere è necessario. Un’opera simile può e deve supportare gli abitanti del luogo che la ospita perché raccontarne le azioni valorizza la loro costanza, che è fondamentale per la difesa e la sopravvivenza dell’identità di un territorio” – Mirko Pierri (a.DNA collective).

La vernice usata per la realizzazione del murale, messa a disposizione dal partner di progetto IVC – Gruppo Di Donato, è una vernice con microsfere riflettenti che contribuiscono a mantenere stabile la temperature interna dell’edificio. In questo modo si riduce l’impatto ambientale e il consumo energetico del plesso scolastico. Si tratta della prima occasione in cui questa particolare tipologia di vernice TermoRiflex viene utilizzata per un’opera artistica.

ETNIK

Nato a Stoccolma (Svezia)
Vive e lavora a Torino (Italia)  

Attivo nella scena graffiti writing sin dai primi anni ’90, ha ricercato sempre una nuova strada per superare i limiti classici della disciplina portando la pittura murale ad alti livelli, ideando e organizzando anche eventi che hanno messo in contatto i migliori artisti del panorama europeo.
Dal 2001 il suo modo di dipingere comincia ad evolversi verso forme geometriche e architettoniche, partendo dal lettering che diviene la base su cui Etnik imposta l’intero impianto concettuale e compositivo della sua ricerca artistica. La trasformazione delle lettere che compongono il suo nome in masse geometriche, sono lo spunto su cui costruire moduli architettonici che s’intersecano violentemente su piani opposti e punti di vista spiazzanti per rappresentare un cemento sempre più costrittivo e un EQUILIBRIO sempre più precario nella vita quotidiana di ognuno di noi. Agglomerati urbani ed elementi naturali che fluttuano in uno spazio indefinito, in cui sono presenti  le contraddizioni degli spazi urbani in cui viviamo.

Questo modo di rappresentare la CITTA’, criticandone le dinamiche urbanistiche, è in stretto rapporto con le diverse modalità di approccio dell’artista alla pittura come anche alla scultura e l’installazione, riconoscendo in lui un’autorevole testimone del suo tempo, sperimentatore ed innovatore del lettering.

Oggi lavora nel suo studio a Torino, viaggiando molto per realizzare wall paintings di grandi dimensioni e partecipare ad esposizioni in galleria in tutto il mondo.